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Non ci sono giustificazioni alle pesanti trasformazioni che Homo sapiens impone a ciò che lo circonda, passando spesso per la cancellazione di interi ecosistemi, com'è avvenuto durante la bonifica delle Paludi Pontine negli anni Venti e Trenta del Novecento, ma non è mai troppo tardi per cambiare, anche perché noi siamo la Natura, e distruggerla coincide col nostro stesso annientamento. "Dove c'era la palude" ci ricorda tutto questo e molto altro ancora, planando sul mondo naturale con lo sguardo attento della biologa Francesca, alle prese con memorie di vite passate e un amore appena nato che è, in fondo, il vero protagonista del romanzo.