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«Mi chiedi perché non scrivo con un filo d'erba» spiega il grande vecchio della poesia svizzera, Alberto Nessi, in un'antologia che raccoglie i suoi testi più intensi, su dolore, ingiustizie, viaggi, natura e società. Per l'autore di frontiera anche nei momenti di crisi ed emergenza «il bisogno di poesia è insito nell'uomo e il sentimento poetico del mondo se ne sta nascosto da qualche parte, nella sua tana, come l'orbettino che un raggio di sole basta a risvegliare dal letargo». Questa antologia, con una raccolta di autografi e inediti, è anche una riflessione sullo scrivere, che è «vincere il dolore, aprire lo sguardo su un altrove». Edizione per gli 80 anni del poeta con un testo di Fabio Pusterla e una nota di Roberto Cicala.