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"Più che un libro di galateo, questo si può dire un libro di controgalateo. Il galateo tradizionale infatti è oggi un anacronismo: una sovrastruttura corrosa, che non regge più alle spinte del nostro tempo svelto e concreto..." Così scriveva Brunella Gasperini nel 1975 nella premessa alla prima edizione di questo spiritoso (ma perciò non meno utile) manualetto. E aggiungeva: "Allora, il nuovo galateo vuol dire sovvertimento, distruzione, linciaggio del vecchio galateo? Ma no... vuol dire se mai revisione, aggiornamento, discussione, demistificazione... vuol dire cercare di sostituire buonsenso, spontaneità, elasticità, umorismo a quelle rigide e ormai logore sovrastrutture convenzionali che intralciano, invece di agevolarli, i rapporti umani... Questo libro è semplicemente una serie di annotazioni basate sulla realtà, cioè sull'osservazione quotidiana del nostro prossimo, così come mi capita di vederlo e di sentirlo... In conclusione: se il galateo inteso tradizionalmente vuol dire "guida al modo di apparire", il nuovo galateo, o controgalateo, vuol dire "guida al modo di essere" e quindi di vivere il più sensatamente possibile, in questo tempo per molti versi insensato". Parole sante, Brunella, e ancora così attuali...