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Giovanna di Castiglia, ricordata dalla storia come "Giovanna la pazza", è una donna emblematica e ricca di contrasti. Tutti i protagonisti che si muovono intorno a lei si animano e sono attratti da questa figura femminile così particolare. Ma chi era, in realtà, la figlia di Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia, andata in sposa a Filippo d'Asburgo e poi madre di Carlo V? Destinata a reggere le sorti di uno dei regni più importanti dell'epoca, in un mondo quasi esclusivamente maschile, Giovanna si trovò ben presto a dover affrontare pregiudizi di ogni genere. Figlia di un'epoca dura e ostile verso il gentil sesso, per lei l'amore era il senso e la misura di tutte le cose. Per impedirle di regnare si diffuse ad arte l'idea che fosse loca, pazza, costringendola a quasi cinquant'anni di segregazione. Il "complotto" fu facilitato dal fatto che, per i suoi tempi, Giovanna era piuttosto eccentrica: gelosa e fedele al proprio marito, poco religiosa, assolutamente aliena al potere e all'avidità di ricchezze. Tra le corti di Castiglia e di Fiandra, dunque, si svolge una storia intensa, a tinte fosche, che restituisce al lettore una donna moderna ante litteram.