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Una bellissima ragazza cinese è uccisa, nei giardini di piazza Vittorio, a Roma. L'assassino ha sparato con un fucile di precisione da uno dei palazzi che circondano la piazza stessa. L'omicidio ricorda molto da vicino un altro delitto, avvenuto a Milano, in Largo Tel Aviv, soltanto tre mesi prima. Entrambi i casi sono affidati all'Uocs, la squadra per i crimini seriali e l'ispettore Marcello Sangermano, tralasciando per un po' i propri impegni spirituali e la cura dei ragazzi affidati alla parrocchia del suo amico don Pietro, inizia le indagini, coadiuvato dai suoi consueti collaboratori Silvia Fedele e Gigi Placidi. Tutto lascia pensare, in un primo momento, a una questione interna tra le potenti mafie cinesi operanti in Italia, anche se uno strano personaggio, Ascanio Palombara, che abita in uno dei palazzi della zona, riferisce notizie misteriose in merito alla cosiddetta Porta Alchemica che si trova al centro dei giardini e che fu costruita nel 1680 dal suo avo, il marchese Massimiliano Palombara di Pietraforte, famoso esoterista dell'epoca.