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Partendo dai risultati di una ricerca sul campo, completamente inediti e sorprendenti, il libro individua le città più inclusive dal punto di vista delle politiche e dei servizi realizzati sul territorio italiano per la comunità Lgbt, il più delle volte in una combinazione virtuosa tra leadership dei sindaci e associazionismo omosessuale. Mediante un lavoro interdisciplinare si ricostruisce il processo di inclusione sociale degli omosessuali nei contesti urbani, in una storia lunga quarant'anni che ha condotto solo recentemente all'approvazione della prima legge sulle unioni civili. La progressiva incorporazione di diritti Lgbt all'interno dell'agenda delle principali democrazie liberali ha permesso alla comunità omosessuale di entrare in una nuova era, alla riconquista degli spazi di diritto. Dal coming out ai matrimoni, gli omosessuali hanno gradualmente rivendicato luoghi e territori in difesa della propria identità. Combinando i dati derivanti dal lavoro su campo con le interviste e le dichiarazioni rilasciate alla stampa da alcuni tra i sindaci più attenti alla questione, il libro giunge a stilare una classifica delle città arcobaleno, da Napoli a Roma, da Bologna a Torino, alla ricerca dell'Italia gay-friendly. A fare la differenza non è tanto la politica nazionale, quanto la capacità delle singole città di promuovere azioni dal basso, in sinergia con la comunità Lgbt e con la società civile. In un mondo in cui i valori e i diritti di cittadinanza per tutti dovrebbero essere scontati, omofobia e intolleranza suonano come un ostacolo al progresso della società italiana. Le città arcobaleno rappresentano la nuova frontiera per la rivendicazione identitaria, sociale e politica.