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Alla metà del secolo scorso, nelle economie avanzate, l'agricoltura presentava ancora una fonte importante di reddito e di occupazione. Oggi il suo contributo alla formazione della ricchezza e all'impiego di forza lavoro è minimo. Ma è divenuto grande il peso dei sistemi agroalimentari. È avvenuto un cambiamento radicale nelle campagne, che ha inciso sulle abitudini alimentari, sugli stili di vita, sullo stesso immaginario dei nostri contemporanei. Il viaggio di Guido Fabiani nell'agricoltura mondiale abbraccia tutto il novecento, fino a oggi. Si parte dalla rivoluzione avvenuta nei sistemi economici avanzati in seguito alla Grande crisi del 1929 e quindi alle diverse forme di intervento statale - il New Deal negli Usa, la collettivizzazione in Urss e l'autarchia agricola in Italia -, per passare alla fase segnata dall'egemonia statunitense e poi, con l'affermarsi dei paesi dell'Unione europea, alla costituzione dei due più forti sistemi agroalimentari al mondo, che hanno dominato la scena per alcuni decenni. Il quadro sta cambiando velocemente: le agricolture emergenti possono giocare un ruolo da protagoniste nello scenario globale; sono cresciute le esigenze alimentari delle popolazioni, specie in alcune aree geografiche; si è alterato il rapporto uomo/natura con riflessi pericolosi sull'uso e la conservazione delle risorse naturali.