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Cosa resta di una persona, chi diventa, quando la sua mente svanisce? Resta se stessa quando non è più in grado di ricordare e di riconoscere, quando il suo carattere cambia radicalmente, operando una trasformazione che ci disorienta fino a spaventarci? I progressi della neurologia permettono di identificare e distinguere i danni cerebrali e in molti casi, se non di guarirli, di migliorare la vita dei pazienti e delle loro famiglie. Il più delle volte, però, non si pongono quelle domande, la cui risposta viene lasciata a psicologi, psichiatri e persino filosofi. E invece, secondo l'autrice di questo libro, provare a rispondere può non solo essere di conforto alle famiglie dei pazienti, ma indicare nuove strade per comprendere e trattare le patologie stesse e addirittura dirci qualcosa di molto importante su tutti noi. Sulla scia di Oliver Sacks e di Henry Marsh, con la stessa passione per la scienza, la stessa sensibilità per la persona, Jules Montague parla, certo, di demenze, lesioni cerebrali traumatiche, disturbi del sonno e amnesie dissociative, ma soprattutto parla di loro, dei pazienti, e delle loro storie, guidandoci ogni volta là dove si incontrano scienza, metafisica ed etica; e dove inaspettatamente, oltre la devastazione, è possibile intravedere la speranza.