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"È un mistico poetare, quello di Francesco Aprile, che non si (ri)vela se non a chi ha tempo per sentirsi profondamente nell'anima. Il poeta si fa portatore di una verità cosmica che risiede nel cuore pulsante dell'Universo." (Silvia Castellani). "In un cerchio continuo di ascolto e ricordi, Francesco Aprile innesca un congegno a tempo - sul tempo e nel tempo - che rilascia echi emotivi, tra parole e simboli, nel silenzio assorto della vita." (Ippolita Luzzo). "Esiste un'ermeneutica che sfocia nella carne e nel sangue, che si manifesta quale vita di tutti i giorni, che necessita indagare, al fine di comprendere il chi siamo e la società in cui viviamo; così Francesco Aprile intende il suo fare poesia." (Gian Ruggero Manzoni). "Questo libro di Francesco Aprile ha una pelle delicata, la pelle della notte, della Luna e della sposa. Ogni poesia, un canto alla magnificenza. È la sua prova di maturità, il salto nel vuoto senza freni e paracadute." (Luca Sartini)