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Il professor Sulayman, marocchino di nascita, ordinario a La Sapienza, si ritrova di nuovo, insieme al commissario Marea, a dovere indagare sulla morte sospetta, dovuta ad arresto cardiaco secondo il medico legale, del sessantottenne Sebastiano Di Meglio, il cui figlio Diego non si rassegna e non sa darsi pace, convinto che essa nasconda un omicidio. L'inchiesta, che procede a tentoni, porta dapprima a scoperte inattese, risalenti alla Seconda Guerra mondiale, quanto per nulla inerenti all'ipotesi di assassinio. Ma il professore, insieme alla Polizia di Stato, all'Arma dei Carabinieri e a un campo di rom polacchi stanziati in Toscana, non desistono. Le ricerche, che partono dal Valdarno, accompagnano il lettore volta per volta a Dublino, a Cracovia e al Cairo, in un vortice di incontri e scontri culturali nonché sapori gastronomici tra i più diversi. Il finale, molto inaspettato, sottolineerà la complicità di multinazionali alimentari, intese ad avvelenare i propri prodotti nella più totale impunità. Questa è la seconda avventura della coppia Noura e Sulayman.