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Cos'è rivoluzionario? È rivoluzionario sosrenere la tutela dei lavoratori? È rivoluzionario difendere i diritti di sciopero, di manifestazione, di libera associazione e libero pensiero? È rivoluzionario rifiutare i matrimoni combinati per affermare le "ragioni del cuore"? Dal suo esilio, l'anarchico Pietro Gori si pone questi interrogativi tra il finire dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, trovando delle risposte che oggi sorprendono per la loro attualità. Avvocato, attivista e poeta (suoi i più celebri canti anarchici italiani), Gori sapeva che le grandi battaglie andavano combattute anzitutto con la penna: la sua scrittura è lucida, incisiva e, al tempo stesso, colta e poetica. Il libro riunisce due conferenze (Il vostro ordine e il nostro disordine, 1896; e La donna e la famiglia, 1900) e l'arringa "In difesa di Sante Caserio", scritta per l'uomo che nel 1894 uccise il Presidente della Repubblica francese: un delitto del quale Gori, accusato di essere l'ispiratore, parla nelle due interviste che completano il volume.