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Il mito, quale espressione narrativa di un evento fondatore, assolve una funzione basilare per l'identità di ogni comunità umana, raccontandone l'origine. Ma che valore ha tale concetto per la riflessione filosofica? Che rapporto ha con la storia e il tempo storico? Come s'intreccia con la Heilsgeschichte, la nozione biblica di "storia della salvezza"? E perché all'interno della tradizione giudaico-cristiana si parla di "miti della salvezza" solo passando attraverso il problema del male? Di certo, spiega Ricoeur, la liberazione dal male non può assumere esclusivamente la forma di un grande racconto; al contrario, la salvezza è una polifonia di modi e generi letterari, perché non esiste una via razionale per denunciare e comprendere la sofferenza. Dunque, l'indagine scientifica non farà che rilanciare l'importanza del mito, mentre il mythos promuoverà sempre una nuova fase del logos. Scritto in occasione del "Quarto Colloquio su Filosofia e Religione", tenuto a Macerata nel 1988, "I miti della ragione e della salvezza" offre una lettura ermeneutica di questioni etiche e teologiche cruciali.