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Lampedusa come metafora di un bacio d'amore tra due continenti e tra i popoli che attraversano il Mediterraneo. In questo suo primo romanzo, sospeso tra manuale di alchimia e viaggio onirico, il medico tunisino Mounir Charfi racconta l'oscura passione delle migrazioni, fatta di necessità, di evasione dalla guerra, di fame, ma anche di speranze che hanno spinto uomini, donne e bambini a solcare questo mare a costo della vita. La fuga del protagonista avviene con la consapevolezza che questo sogno di un'esistenza migliore dall'altra parte del mare rimane un'utopia. Ma quella dei popoli che saltano da un'isola all'altra, come se volessero sfuggire a un'antica maledizione che li vuole cittadini di una delle rive del Mediterraneo, rimane un'utopia necessaria.