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Mia madre non smette di cantare "i papaveri sono alti alti e alti e tu sei piccolino" ed io non ho smesso di ascoltarla nonostante gli anni abbiano inciso la memoria nel tempo e le parole sono diventate sabbia e vento. Mio padre indossa un lungo cappotto spigato ed ha l'eleganza dei sorrisi in bianco e nero e mi prende per mano oltre le nuvole. Solo ora ho capito cosa è la solitudine. Ma loro sono presenti per sconfiggere ogni assenza. Hanno la presenza degli Dei nel giardino delle rose e delle orchidee. Sono sempre lì a custodire le mie distrazioni. Io li racconto non per non dimenticarli. Impossibile. Racconto per non dimenticarmi. Prefazione di Marilena Cavallo.