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L'amico madrileño a prima vista è questo, ma di fatto è molto di più: è un romanzo storico, che al contempo parla d'amore; è una storia ambientata in contesti di mille parole, dove però faticano ad uscire quelle giuste, quelle importanti, quelle connesse con la verità; è un ménage tra il protagonista, Massimo Morandini, i suoi amici... e i suoi nemici. Ambientato tra il 1975 e il 1983, il romanzo racconta la vicenda personale e lavorativa di Massimo, direttore esportazione della filiale italiana di una multinazionale che si occupa della vendita di apparecchiature elettro-medicali per ospedali. A seguito dell'acquisizione della distributrice spagnola da parte della sede europea dell'azienda, Morandini accetta di andare a dirigere la rete di vendita iberica e si trasferisce a Madrid. Qui dovrà fare i conti con una situazione politica di rilevanza epocale: la transizione democratica post-franchista, da sempre considerata come una fase graduale e pacifica, ma che nei fatti non fu sempre così...