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Le concessioni sono state per un secolo una delle espressioni del colonialismo occidentale in Cina. Costituite in seguito alla firma dei trattati "ineguali", come enclave, Stato nello Stato, nelle principali aree urbane e portuali del Paese, hanno rappresentato l'esempio più evidente della dominazione, soprattutto europea, nei principali settori della economia, determinando importanti e profondi cambiamenti sociali e politici. Questo lavoro di ricerca in parte riprende gli argomenti della tesi di dottorato dell'autore e presenta l'analisi storica ed economica del periodo delle concessioni territoriali, anche identificato nella storiografia cinese come "il secolo delle umiliazioni". Sul tema esamina i documenti degli archivi storici e la storiografia internazionale, di diversa origine ed opinione. Offre materiale di lettura, in parte ancora inedito, riguardante le origini dei rapporti diplomatici ed economici tra l'Europa e la Cina in epoca moderna. Presenta, inoltre, l'esordio dei rapporti politici italiani con la Cina imperiale e quella repubblicana, con particolare menzione ai legami tra il nazionalismo cinese ed il fascismo italiano.