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Le Vite dei più celebri scultori, pittori e architettori di Giorgio Vasari, edite nelle due versioni del 1550 e 1568, costituiscono l'architrave della conoscenza storica dell'arte medievale e moderna. Lette con occhio attento al "contesto" politico europeo, e con la conoscenza anche semplice dell'opposizione allo Stato assoluto, mostrano reticenze, manipolazioni, falsificazioni e anche larvati moniti a dissidenti politici siano essi artisti, mercanti o esuli, sparsi in modo solo apparentemente casuale in quelle antiche pagine.