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Quanti chilometri hanno percorso barbatelle e talee di vitigni italiani al seguito dei migranti? Attraverso le immagini della vite che emigra viene raccontato un pezzo della preziosa storia italiana che ha per protagonisti uomini, donne, anziani e bambini che da semplici contadini si sono trasformati dapprima in esploratori e poi in colonizzatori agricoli. Sperimentando innesti e varietà di vitigni, tecniche tradizionali e innovative, orientamenti astronomici e topografici gli italiani migranti hanno trovato e messo a frutto in varie parti del mondo quei terroir dove è stato possibile realizzare vini specifici immediatamente riconducibili al sapore di "casa" e all'identità nazionale e regionale di provenienza. La mostra racconta di queste vicissitudini, della lotta condotta dagli emigranti italiani con gli ambienti, i climi e i suoli nei diversi continenti dove l'emigrazione li ha portati; racconta delle sfide vinte o perse e dei segni visibili e invisibili lasciati dalla presenza e dal lavoro di questi emigranti dalla fine dell'Ottocento agli inizi del Ventesimo secolo.