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Nei secoli IX-XI i vescovi, inseriti nella Reichskirche, seppero coniugare la valorizzazione delle identità cittadine con le istanze culturali, politiche e religiose provenienti dalla corte imperiale. Essi costituirono così il principale fattore di omogeneizzazione del Regnum Italiae, un sistema istituzionale policentrico nel quale funzioni pastorali e competenze di governo erano in vario modo ma inestricabilmente connesse. La lotta per le investiture segnò il tramonto di questo mondo a suo modo "antico" e i vescovi, sempre più condizionati dalla crescente multidimensionalità dello spazio politico cittadino e dai progressi della centralizzazione pontificia, a partire dal XII secolo videro ridimensionarsi il loro protagonismo, ma sperimentarono forme nuove di complementarietà istituzionale nelle città e nel più vasto contesto del sistema ecclesiastico.