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A partire dalla studio del Monumento ai Caduti da Acquasparta, gli autori tracciano un pezzo di storia della cittadina umbra, che rivela inaspettati motivi di interesse. Dalla ricostruzione del clima politico e culturale dei primi venti anni del secolo scorso, tragicamente segnati dalla Prima guerra mondiale, si arriva alla narrazione della costruzione del Monumento ai Caduti (disegnato da un importante architetto della scuola romana: Alessandro Limongelli), legata, a sua volta, alle trasformazioni urbanistiche di Acquasparta, che nel dopoguerra opera alacremente per caratterizzarsi come città termale. Una sezione è dedicata agli 86 nomi, ricordati nel Monumento ai Caduti di cui grazie al sito cadutidellagrandeguerra.it ed alle testimonianze di alcuni parenti, si è riuscito a conoscere qualche fondamentale notizia. Nonostante siano trascorsi ormai cento anni non è tardi, infatti, per riannodare i fili della memoria, come la sorprendente scoperta narrata nella postfazione può testimoniare.