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AD 303. Otto giorni prima delle calende di maggio fu giustiziato un cristiano di nome Giorgio. Era il 23 aprile, una ricorrenza che si impose come festività tra le maggiori del calendario medievale, a memoria di un martire che si convertì nella metafora di un ideale che trascende ogni cronaca storica. Con questo saggio viene raccontato il culto del santo durante i secoli e nelle diverse aree geografiche - europee e italiane in particolare - mentre nella seconda parte del libro vengono riportate le leggende, e delle stesse si studia il significato simbolico, compreso il dettaglio della rosa.