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"La grammatica delle pietre" narra la parabola umana di gente vissuta tra la fine dell'800 e i primi decenni del secolo scorso; un viaggio nel tempo attraverso i vicoli di Ostuni con incursioni nelle realtà limitrofe e ben oltre, dove si muove una comunità che aspira a migliorare la propria esistenza; aspirazione molto spesso soffocata da circostanze indipendenti dalle singole volontà. Il romanzo vuole essere uno dei tanti contributi alla riscoperta dei luoghi del cuore con accadimenti verosimili, registrati nel tempo e recuperati da notizie della mia famiglia e di tante altre famiglie, depositarie di testimonianze dirette e genuine. Questi individui hanno concorso, a vario titolo, all'edificazione della nostra cultura popolare, portando, ognuno secondo le sue possibilità, una pietra. Ovviamente queste persone non ci sono più, ma le loro pietre sono rimaste, e continuano a raccontarci storie di sofferenze reali, gioie fatue e confuse di durata illusoria, ma anche di speranza e redenzione.