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"Il volume che qui presento è dedicato agli arredi chiesastici (organi cantorie cori pulpiti altari) fra Napoli e la Puglia nel '600 e '700, molti qui presentati per la prima volta all'occhio dello studioso o dell'amatore, grazie ad una vasta campagna specifica condotta da fotografi d'arte Antonio e Roberto Tartaglione e Roberto Sibilano che hanno spesso fotografato anche il minimo particolare non fruibile ad occhio nudo nell'orgia decorativa del barocco. Particolari che a volte costituiscono la firma della bottega, come il caso dell'organaro Kircher a Gallipoli che fa apporre dall'intagliatore, in corrispondenza delle canne delle tre campate della cassa, la decorazione lignea a forma di "fasce annodate." Quattro capitoli sono dedicati alle botteghe, in particolare degli organari (il quarto è solo fotografico dedicato agli organi e cantorie rimasti ancora anonimi), perché come osserva Isabella Di Liddo, sono «di fattura complessa e a più voci (lo strumentista per l'organo musicale, gli intagliatori, ebanisti, scultori per la cassa lignea e per la cantoria)»." (Beatriz Blasco)