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Se già nel 1973, a Lestans di Sequals, via dei Tigli aveva restituito, nel corso di alcuni lavori edilizi, oggetti provenienti da sepolture di età romana, è solo nel 2014 che le indagini archeologiche, condotte in un lembo di terreno risparmiato quarantun'anni prima, hanno permesso di ricostruire uno spaccato di vita e di morte in una zona remota del Friuli occidentale. Un frammento di storia che oggi rivive grazie all'impiego delle tecnologie informatiche applicate all'archeologia (GIS e 3D), al restauro e allo studio dei materiali: sono questi gli strumenti multidisciplinari che hanno contribuito a riconoscere, attraverso lo scavo di dodici tombe ad incinerazione, alcuni individui appartenuti alla sfera militare, deceduti tra i decenni finali del I secolo d.C. e i primi del II secolo. Uomini d'arme, dunque, in servizio o più probabilmente veterani dell'esercito, tra cui si scorgono figure peculiari quali il sarto e il medico. Un contributo che restituisce dai segni della terra una testimonianza di vita passata, aggiungendo un nuovo tassello di conoscenza, non solo per il quadro evolutivo della pedemontana friulana.