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La mostra dedicata a un mondo di acque, tra il dolce e il salso, fornisce al grande pubblico lo spunto per riflettere sulle origini del popolamento di un territorio ritenuto ingiustamente periferico. Schiacciata tra Altino e Concordia Sagittaria a sud e Aquileia a nord, la bassa pianura friulana è rimasta a lungo ostaggio di un'incredibile amnesia. In realtà, la causa prima di questa secondarietà va ricercata proprio nel primato mai oggetto di discussione di alcuni centri di assoluta eccellenza archeologica come anzitutto la stessa Aquileia e quindi Cividale del Friuli. La mancanza di un museo archeologico dedicato a tutta la regione Friuli Venezia Giulia, dalla preistoria alla fine del Medioevo, spiega molte cose sotto il profilo culturale e dell'impegno dei pubblici amministratori. La nascita e l'affermazione negli ultimi vent'anni di numerosi musei archeologici locali rappresentano a buon diritto la reazione più che giustificata delle comunità regionali.