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Il Credo di Aquiles Nazoa è stato messo in scena, declamato, copiato, imitato e recitato fino all'impossibile. È il culto della nota preghiera cattolica, frutto della visione e delle credenze dell'autore, che fu religiosamente miscredente e artisticamente credente, con la sua personale confraternita di dèi, santi e angeli. Il suo Credo è una testimonianza artistica e, allo stesso tempo, un'ars poetica perché in esso, attraverso i personaggi, reali o immaginari che siano, l'autore ci offre la propria etica ed estetica dell'arte e la dimensione spirituale degli esseri umani. Dell'Aquiles in carne e ossa e del creatore di una dimensione artistica. Del mondo magico e meraviglioso di Aquiles. Si unisce, a questa celebrazione del poeta, il giornalista e umorista Earle Herrera che, attraverso una sensibile e particolare lettura del Credo, aiuta a comprendere l'influenza che questi personaggi esercitarono nell'immaginario estetico di Aquiles Nazoa.