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Nell'epoca in cui le scienze esatte sono la nuova religione dell'umanità, ha ancora senso interrogare le scienze umane? Potrebbero davvero dirci qualcosa in più del mondo o, forse, da una migliore prospettiva? In realtà le scienze - siano esse biologia, fisica, chimica, psicologia o antropologia - e le loro rispettive scoperte empiriche, non fanno altro che dissolversi in frammenti. Gli scienziati disperano che possa darsi una teoria generale della scienza e si rifugiano nell'empirismo, nel quale tutti i tentativi di formare una visione del mondo generale sono abbandonati; o ancora nello specialismo in cui tutto il mondo è ridotto alla particolare teoria specialistica della scienza con la quale il teorico è in pratica impegnato. Franco Galloni, in questo libro, partendo dalla constatazione che la scienza, in fondo, si dissolve in anarchia, mostra come l'unico vero metodo che possa essere sostenuto e difeso sia il materialismo storico, l'unico in grado di abbracciare l'intera realtà. Esso si propone come autentica comprensione della realtà che nasce nella stessa prassi e come teoria rivoluzionaria perché, collocandosi al loro interno, comprende i fenomeni e ne promuove la trasformazione.