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Alla sua morte sul conto in banca di Hitler c'erano enormi ricchezze. Solo i proventi per i diritti d'autore del "Mein Kampf" gli avevano procurato un guadagno corrispondente a 18 milioni degli attuali euro. Con un grande lavoro di documentazione, questo libro fa i conti in tasca a uno degli uomini più tristemente noti della storia. All'ennesimo smascheramento delle menzogne del nazismo ne emerge il profilo di un Führer dedito all'accumulo di ricchezze, abile e scaltro negli affari. Tutto il contrario dell'immagine sobria e parsimoniosa che teneva a dare di sé con la falsa propaganda.