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La storia di un giovane studente che, rientrato a Parigi nell'autunno del 1985 per terminare la sua tesi in antropologia, viene assunto per dieci giorni da Beckett per aiutarlo a sistemare alcuni documenti. Attraverso le pagine del giovane assistente, il lettore ha così accesso alla vita privata del grande drammaturgo, alla sua quotidianeità, alle sue preoccupazioni, alle curiose e ironiche conversazioni che i due si scambiano davanti a una tazza di cioccolata calda, lungo le strade di Parigi o sul tetto dell'appartamento dello scrittore dove, infagottati nelle apposite tute da apicoltore, si prendono cura delle sue amate arnie. Assistiamo inoltre, in contamporanea, ai preparativi di una rappresentazione di Aspettando Godot nel carcere svedese di Kulma, progetto che dà a Beckett non pochi grattacapi e che ha un esito del tutto esilarante. Uno straordinario omaggio a Beckett e al teatro dell'assurdo, un romanzo lirico e surreale, scritto con grande maestria e in uno stile divertente e assolutamente originale.