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Come le foglie d'autunno: se fossi l'autore del dipinto attribuirei tale titolo alla composizione pittorica. Non è un titolo decadente come potrebbe apparire, perché dietro il processo biologico dello spogliarsi da parte degli alberi delle loro foglie c'è il rinnovo della vita con la nascita delle nuove gemme a primavera. Le foglie, distaccandosi dai rami, paiono dapprima vivaci farfalle al principio del loro volo. Poi la realtà disvela l'illusione. Le foglie morte lentamente si adagiano esauste e inerti sul selciato assecondando il loro naturale destino. Rappresentano, oltre che il fluire del tempo, anche i ricordi della nostra esistenza sin qui trascorsa. Esse formano attorno a ognuno di noi un soffice tappeto che talora trasformiamo nel giaciglio su cui ci piace indugiare con voluttà. Ogni tanto ne raccogliamo delicatamente qualcheduna nell'illusione tradita di dar loro nuova linfa. Ci illudiamo che ciò accada, ma è sufficiente un alito di vento a ghermirle, allontanandole inesorabilmente dal ramo in cui le abbiamo delicatamente riposte allo scopo di rigenerarle.