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Tra le numerose tecniche di analisi multivariata, la prima a prender forma fu l'Analisi Fattoriale, elaborata ai primi del Novecento dallo psicologo Charles Spearman; questi, lavorando sui test di intelligenza, propose di interpretare le correlazioni tra le variabili osservate come effetto di una comune dipendenza da un tratto sottostante di intelligenza, il fattore "g". Il principio di annullamento delle tetradi, proposto in un articolo del 1904, rappresentò il primo tassello dell'Analisi Fattoriale. La tecnica venne nei decenni successivi sviluppata in varie direzioni, fino alla messa a punto nel 1963 di un modello statistico vero e proprio a opera di Lawley e Maxwell. Verso la fine degli anni sessanta, lo statistico svedese Karl Jöreskog con alcuni colleghi mise a punto un modello confermativo dell'Analisi Fattoriale che, da un lato, superava definitivamente tali obiezioni; dall'altro, integrava questa tecnica di analisi psicometrica con altre, di tradizione sociometrica ed econometrica. In questo libro, gli autori si rivolgono agli studenti dei corsi di laurea magistrali e dei dottorati nel campo delle scienze sociali e del comportamento, ma anche a studiosi e professionisti che devono affrontare problemi di misurazione di proprietà complesse, sia nella ricerca di base sia in quella applicata. Completano la trattazione teorica esempi applicativi e alcune istruzioni per due diffusi software statistici.