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"Ipotizzate uno spazio dove il cielo non vi domina, vi oltrepassa; l'aria non si respira, si gusta, il tempo fluisce, non trascorre e l'organismo si ordina, non si sconvolge. Uno spazio dove le persone non s'imbattono, ti considerano, dove tutto è reale, anche le cose tristi, perché tutto è esistenza. Africa è entusiasmarsi di fronte a un crepuscolo breve coscienti che il seguente giorno, ne nascerà uno a prima vista uguale ma dalle tonalità esclusive. Apprendere che il voler tutto non è l'unica strada per ottenere qualcosa, che limitarsi nei propri desideri non è un fallimento e che vivere minuto dopo minuto è una efficace abitudine per rinnovare la propria essenza. Africa è essere un tutt'uno con le stagioni, con gli orari locali, in totale armonia con la sequenza della vita. Africa è comprendere di non essere compresi e farsene una ragione, è tediare la monotonia, sviare l'intelletto e adattarlo ai propri tempi, legare lo spirito e scioglierlo con un pegno senza tempo che l'ego salderà, in più viaggi annuali. Africa è una quiete pagana, un fragore religioso, un modo di essere. L' Africa, quella vera, è un sogno ad occhi aperti".