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L'immagine di una campana fa da "finestra" ai cinque saggi di Marcello Carlino che, dal 2017 al 2021 ("Verso il settimo centenario 1321-2021 - Cinque anni con Dante"), ci hanno "squadernato" l'universo della Commedia di Dante come "poesia in movimento". Ora, il saggio di Giuseppe D'Onorio (pp. 112 + 24 di documentazione fotografica f.t.), completando il nostro itinerario, ci dà conto del suono pulsante a longe "che paia il giorno pianger che si more" (Purg., VIII, 6): dal 1321 la campana che fa "da finestra", in pura coincidenza di eventi, diffonde la sua voce sulla città di Sora. Ed evoca quel paesaggio sonoro che fu invece familiare al Sommo Poeta, in patria e nelle città che lo accolsero esule senza ritorno e dove, sul far della sera, "novo peregrin d'amore", provò la nostalgia melanconica dei naviganti. (Dalla Nota editoriale di Luigi Gulia)