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Nella Commedia è tanta la ricchezza di lingua, di cultura, di pensiero, di rigore costruttivo e di perizia formale, che la sua attualità appare indiscutibile e a tutt'oggi i suoi canti, carichi di forti significati, aprono al lettore orizzonti di riflessione e costituiscono un potente stimolo alla maturazione di una giusta coscienza umana e civile. Puntando sullo straordinario polisenso di questo capolavoro assoluto della letteratura mondiale e mostrandone i caratteri riferibili ad alcuni paradigmi di scrittura letteraria, che Calvino raccomandava per il terzo millennio, il saggio pone in evidenza la contemporaneità al nostro presente della Commedia e la necessità di leggerla o di rileggerla. E, a dimostrazione di quanto ha potuto suggerire alle scritture letterarie della modernità, compie un attraversamento nel Novecento italiano, soffermandosi su quelle esperienze di poesia che in vari modi suppongono un dialogo con Dante: dai poeti che si attestano sulla linea lombarda definita da Contini all'espressionismo dei vociani, da Pascoli a D'Annunzio, da Gozzano a Montale, dallo sperimentalismo di Pasolini alla nuova avanguardia degli anni Sessanta.