Tab Article
Matteo Bandello (1485-1561) non fu solo il miglior narratore settentrionale del nostro Rinascimento. La sua fama volò in tutta Europa: fu da lui che Shakespeare attinse la storia di Giulietta e Romeo, ed altre sue novelle, comiche, tragiche o grottesche, furono riprese da Lope de Vega, Webster, Cervantes, D'Annunzio. Lo scrittore amò dirsi lombardo, ma questo libro ci rivela un insospettato Bandello bresciano. Un gruppo di novelle ambientate nella nostra città o nel suo territorio, dedicate ad amici bresciani o raccolte nella loro cerchia, in un salotto aristocratico o in una scampagnata a Mompiano, forma questa sorprendente antologia. Che trucco usa il curato valsabbino per farsi la bella montanara? E quel matto di un valtrumplino che si spaccia per medico nella città assediata non si merita i cazzotti che piglia al Carmine? Sapevate che Pia de' Tolomei aveva un amante? Come finisce quel duello mortale tra un frate e un signore veneziano che si contendono una sgualdrina? Quanto alle corna, ci sono quelle che finiscono in letizia e quelle che il coniuge geloso lava nel sangue... Questo maestro del racconto ci strappa risa irresistibili e brividi di orrore.