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Nino Benvenuti e Sandro Mazzinghi sono stati due dei più grandi protagonisti nella storia della boxe italiana. Negli anni Sessanta, le loro vittorie sui ring di tutto il mondo rappresentavano la rivincita a suon di pugni, intelligenza, cuore e coraggio dell'Italia uscita distrutta dalla seconda guerra mondiale. Il pugilato era allora uno sport popolarissimo, il più seguito insieme al calcio e al ciclismo. Uno sport fatto di uomini duri, di sacrifici veri, di forza e di ambizione. In quel periodo Benvenuti e Mazzinghi erano i pugili italiani più famosi e dividevano i tifosi, i giornalisti e gli addetti ai lavori. Combattevano nelle stesse categorie, quella gloriosa dei pesi medi e quella appena nata dei superwelter e, seppure in maniera diametralmente opposta, incarnavano entrambi l'essenza della boxe. Come Coppi e Bartali e prima di Rivera e Mazzola, divennero protagonisti di una rivalità sportiva e personale vissuta visceralmente dal popolo dei tifosi, invadendo anche il campo sociale e quello politico. Il libro di Andrea Bacci ci fa rivivere questa storia di sangue e sudore, una delle più appassionanti che lo sport italiano ci abbia mai regalato.