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Icona di stile, nuovo modello di bellezza, attrice amatissima, ambasciatrice Unicef. E musa di artisti, stilisti, designer. Indimenticabile. Audrey Hepburn è una delle dive e delle personalità del grande schermo che hanno segnato la seconda metà del secolo scorso. E non solo. Applaudita e osannata già nel corso della sua carriera, nei decenni, anche dopo aver lasciato le scene, è diventata un vero e proprio mito e, appunto, un'icona. Esempio per aspiranti attrici, ma, più in generale, senza limiti di "set", testimone di una precisa - e affascinante - idea di donna: ribelle come Anna di Vacanze romane, elegante come Sabrina, romanticamente confusa come Holly di Colazione da Tiffany. Di più, sentimentale, forte, indipendente, libera, appassionata come Audrey. Ben oltre la scena. A venticinque anni dalla morte, avvenuta il 20 gennaio 1993, un vero e proprio viaggio alla scoperta dell'"icona" Audrey, dai sogni che ha incarnato al cinema alle fantasie alle quali ha dato corpo nella realtà, fino alle luci che ha saputo regalare all'immaginario e alle arti, prestando volto, stile, modello a design, moda, dipinti, street art. Dal sogno di bambina di diventare una ballerina all'incoronazione come star, tra Oscar, Golden Globe e Grammy Awards, fino alla consacrazione del suo fascino senza tempo e dell'immortalità della sua immagine. Sulle tracce di Audrey, dalla donna al mito.