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Notizie false ma verosimili, create ad arte per essere credibili e dunque credute. Di più: inventate, studiandole nei minimi dettagli, per essere perfette. È una guerra combattuta a colpi di raccomandazioni e spregiudicatezza quella che si ripete ogni giorno nei giornali per ottenere il "premio" di poter scrivere un articolo. Una guerra che incide sulle notizie date - o non date - ai lettori. E sulla qualità delle informazioni, tra quelle vere, spesso troppo "deboli" per ottenere spazio, e le cosiddette "fake news", che invece sono capaci di scuotere l'opinione pubblica, conquistare grandi titoli e costruire carriere. Tra assassinii e rapine, un giornalista, dopo anni di precariato, decide di truffare il sistema, "dimenticando" la verità per pubblicare notizie perfette. È l'inizio di una rivoluzione armata di penne e non solo. Un romanzo dissacrante, violento e ironico, che racconta il sistema dei giornali oggi, ma anche, più in generale, il mondo del precariato, entrando in contatto con diversi ambiti lavorativi e molte nuove schiavitù. Non manca l'amore, tra matrimoni mancati e relazioni veloci, "di scambio". Per la prima volta il vero volto dei giornali viene mostrato senza filtri ai lettori da chi in questo ambito si muove da decenni e ha raccolto storie di false notizie, ricatti, favoritismi e censura tra i precari di più testate nazionali. Perché i precari, malpagati, vilipesi e ingannati dal sistema e dalla società, non sono mai stati tanto vicini alla rivolta. Ed è ora di dare la notizia.