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"Quando lo sviluppo del capitalismo diventa un sottoprodotto dell'attività di un casinò di giuoco, è probabile si commettano errori", scriveva J.M.Keynes ottant'anni fa. La Grande Recessione del 2007 quella profezia la avvera. Una crisi radicalmente diversa da quella degli anni Trenta, e anche dalla crisi del debito degli anni Ottanta. L'origine meno prossima: il mercato del dollaro - merce rara ma assai appetita sin dal 1944 - e il mercato finanziario dagli anni Ottanta all'attacco alle Torri Gemelle. Una riconvergenza pare manifestarsi fra paesi sviluppati e aree arretrate nella crescita economica e nei sistemi democratici. Se si esamina l'America Latina e la si confronta con gli USA, la divergenza però si ripropone ma capovolta: un ciclo di crisi si abbatte sui paesi più sviluppati, mentre le economie emergenti crescono. Il Brasile detiene addirittura quote del debito statunitense.