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"La fiaba e la figura femminile" è un saggio che offre una rilettura delle fiabe classiche, partendo dal presupposto che esse parlino dell'adolescenza e all'adolescenza, che raccontino questo complesso, affascinante e - talvolta rischioso passaggio evolutivo. La scelta di considerare esclusivamente le figure femminili nasce dalla convinzione che - come spesso accade anche nel racconto mitologico e nelle opere letterarie, da Psiche a Eloisa, da Persefone a Didone a Ermengarda - siano proprio le fanciulle e le donne a vivere un più intenso processo mutativo, a evolvere e cambiare, indipendentemente dall'esito della metamorfosi che si compirà. La Sirenetta, Aurora, la Bella, così come le nostre moderne teenager, lottano e soffrono per integrare i cambiamenti del corpo - desiderati e temuti insieme - per realizzare il processo di separazione/individuazione dalle figure genitoriali e dal rassicurante mondo dell'infanzia, per realizzare la graduale strutturazione dell'identità di genere adulta e per aprirsi alla relazione con l'altro da sé. Per compiere questa metamorfosi, hanno ugualmente bisogno di madri e matrigne, streghe e fate, personaggi inquietanti e principi.