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Quando la quotidianità inizia a essere soffocante e ad allontanare i propri sogni, la musica, per una musicista, resta l'unico appiglio, l'unica fonte di speranza. Così, tra una composizione e l'altra e tra un esercizio sul pentagramma e l'ascolto di un brano di musica classica, Viviana Marconi rivede le sue giornate di lavoro, i suoi viaggi e riflette su di sé e sul mondo esterno. Il flusso di coscienza diventa sempre più avvolgente, come una melodia nepalese o sinuoso come il H Movimento della Sinfonia n. 7 di Beethoven, in un viaggio astratto ed estremamente concreto tra i problemi dell'Italia e le meraviglie del Sud-Est asiatico.