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Prendete una donna alla sua prima gravidanza. Una donna alle prese con la grande paura di sbagliare tipica di ogni genitore alle prime armi, e ponetela in un dialogo profondo con la sue idee di giustizia, che però non corrispondono alle idee condivise infuse dalla cultura socialmente dominante. Una mamma che svisceratamente e prioritariamente vuole il bene di sua figlia e che al tempo stesso desidera crescerla secondo i principi della non-violenza, nel rispetto di ogni altro individuo senziente. Ebbene, che cosa accade quando testa e cuore cozzano contro le convenzioni sociali, l'opinione pubblica, i pregiudizi e le proprie fragilità interiori? Quando perfino i medici sembrano fare confusione, lasciando i genitori al fai-da-te? Lo racconta Arianna Fioravanti nel suo libro-denuncia "Il coraggio di cambiare", facendo affiorare la sua personale esperienza e gli ostacoli incontrati nel suo percorso di "mamma vegana". Accanto alle motivazioni etiche che l'hanno condotta al veganismo, l'autrice fornisce numerosi studi a supporto di un'alimentazione priva di animali e loro derivati, trattando fra l'altro problematiche di natura sociale, ambientale e sanitaria. Il saggio autobiografico include fra l'altro, a supporto dei genitori, un capitolo sullo svezzamento fisiologico firmato dalla dottoressa Sabina Bietolini.