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Non il solito romanzo sulla Madonna ma una storia raccontata in prima persona, man mano che gli eventi soprannaturali si affacciano nella vita di una ragazza palestinese che, grazie alla sua fede smisurata nel Signore, li accoglie spontaneamente, pur sottoponendoli al giudizio del suo carattere razionale e, per certi versi, rivoluzionario. Maryam è una donna forte e colta che lotta per la sua famiglia, per suo figlio e per l'umanità intera. Ma soprattutto è una madre che non ha paura di sfidare le ragioni politiche e storiche che determinarono l'assassinio di Gesù. Con uno stile semplice, spontaneo e ricco di emozioni, Luigia Altopiedi pone continuamente il lettore dinnanzi alla tensione derivata dalla sovrapposizione di queste due forti personalità: quella di chi guida la storia e quella di chi si racconta, manifestando sentimenti che non sempre traspaiono dai racconti canonici e teologici. Ed è proprio l'amore incondizionato per la giustizia e per la verità a rendere Maryam eternamente affascinante agli occhi di Dio e degli uomini, aldilà di ogni differenza di credo e culto religioso.