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La gestione fallimentare di un ristorante in una zona malfamata di Brooklyn, la lunga detenzione in seguito alla collusione con la "mala" del posto e l'abbandono della consorte e dei suoi due figli all'indomani del ritorno in libertà: sono questi i fantasmi che perseguitano il sessantacinquenne Carmelo Maimone, nella calda estate lampedusana del 1980. La solitudine nella villa ereditata dal ricco fratello lo costringerà ad affrontare un altro scomodo ricordo: un figlio dimenticato nel grembo di Rosalia, una vecchia fiamma di gioventù. Quel figlio che lui non volle mai riconoscere, accecato com'era dalla voglia d'America. A riportarlo alla sua mente è l'incontro con la tartaruga Cucuzzedda, lo stesso nomignolo che Carmelo aveva affibbiato a un cucciolo simile, donato proprio a Rosalia oltre quarant'anni prima. Può essere solo una coincidenza? Con uno stile ironico e sagace, Giovanni Lo Giudice ci fa vivere i drammi e le peripezie di un uomo coraggioso e desideroso di riscatto.