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Dopo il manrovescio di Caporetto, il 1918 si apre per gli italiani nell'incertezza, con una parte importante del territorio nazionale invasa dagli austro-ungarici. Se le condizioni di vita nel paese sono precarie, fiorisce il contrabbando. Con il loro relativo benessere, giungono in Italia rinforzi britannici e francesi, e si attendono gli americani. Scendono in campo anche i legionari ceco-slovacchi, tutti volontari, coscienti del rischio del capestro qualora catturati al fronte. La guerra continua, con i morti affidati ad una memoria fragile ed i feriti smistati fra Sanità militare e Croce Rossa Italiana. Un anno, quel 1918, che alla fine sarà l'anno decisivo.