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La celebrazione di due sinodi diocesani a Castellaneta, nell'arco di cinque anni sul finire del secolo XVI, costituisce di per sé un significativo elemento di riprova della concreta operatività del dettame Tridentino. L'oggettiva valenza dell'avvenimento viene ad acquisire un maggiore spessore se si considera che a presiedere i due sinodi è lo stesso Vescovo, Bernardo De Benedictis, la cui azione pastorale per moltissimo tempo è risultata sconosciuta. C'è da rimarcare, infatti, che a godere di una certa notorietà è soprattutto Mons. Sirigo IV junior, figura di primo piano nel Concilio di Trento (1545 - 1563), il quale ha modo, tra l'altro, di segnalarsi con la presa di posizione su rilevanti questioni di carattere teologico, che vanno ad incidere anche sulla sfera politica. Lo stesso presule, inoltre, con la sua visita pastorale del 1572, dà l'avvio nella diocesi di Castellaneta all'importante opera di riorganizzazione ecclesiastica, all'insegna della profonda opera di disciplinamento voluta dai padri conciliari.