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Il volume ripercorre la storia e l'attività dell'Istituto internazionale per lo studio del problema delle classi medie nel corso della prima metà del XX secolo. L'organismo, crocevia di matrici culturali e teoriche diverse, che si rifanno, tra gli altri, a F. Le Play, G. Schmoller e L. Luzzatti, nasce a Stoccarda nel 1903 e stabilisce la propria sede operativa a Bruxelles. In esso intellettuali, scienziati sociali, funzionari di Stato, esponenti di organizzazioni private si propongono di raccogliere materiale informativo sulla situazione delle classi medie in Europa e nel mondo, di analizzare le misure avviate a loro sostegno dai governi, di progettare politiche di pacificazione e di sviluppo "armonioso" della società. Sulla base di fonti inedite, costituite principalmente dagli atti dei Congressi organizzati dall'Istituto in varie città e capitali europee, la ricerca si confronta col problema della sfuggente definizione delle "classi medie" e si concentra su questioni storiografiche ancora poco esplorate. Tra queste, le finalità e i caratteri dell'internazionalismo a favore di questi gruppi sociali e le ricadute sulle politiche.