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Si discute molto sulla possibilità di utilizzare quella variante della business ethics che è la Responsabilità sociale dell'impresa (RSI) come modello di governance allargata dell'impresa. Quello della RSI non è certo un argomento nuovo nella letteratura economica. Da sempre, infatti, si sa che l'impresa ha obblighi di natura morale, oltre che legale, nei confronti della società in cui è inserita e opera. Non sarebbe dunque corretto affermare che il tema della RSI costituisce una novità. È però vero che, nel corso del tempo, è andata mutando l'interpretazione del concetto di responsabilità sociale, ossia la specificazione di ciò di cui l'impresa deve ritenersi responsabile. Una tale evoluzione dello slittamento semantico della responsabilità è andata di pari passo con il mutamento profondo della nozione di comportamento etico: è difficile sfuggire all'impressione dello scompaginamento di vecchie e consolidate categorie economiche sotto l'incalzare travolgente dell'imperativo categorico kantiano del rispetto delle persone come fini in sé e non soltanto come mezzo, del concetto weberiano di responsabilità intorno alle conseguenze (prevedibili) delle proprie azioni...