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Il libro ricostruisce la genesi e gli sviluppi delle Scuole serali e festive superiori del Comune di Milano. Non previste dalla legge Casati, esse furono volute dall'amministrazione ambrosiana subito dopo l'Unita al fine di provvedere alla scolarizzazione postelementare di giovani donne e uomini che, per necessità e per condizioni sociali, non continuavano gli studi finite le elementari, ma ambivano a una preparazione che consentisse loro di migliorare la posizione professionale. Apprezzate dalla città, nel corso degli anni queste Scuole specificarono la proposta formativa cercando di adeguarla alle esigenze di un mondo del lavoro in trasformazione nella Milano di fine '800 e dei primi del '900. La storia di questi istituti è analizzata dalle origini fino all'avvento del fascismo, allorché modificarono l'ordinamento, prevedendo corsi analoghi a quelli del sistema scolastico governativo. La ricerca, condotta sulla base di documentazione archivistica e a stampa coeva, non si limita all'approccio istituzionale, ma fa luce sulla vita interna alle Scuole, con attenzione ai modelli educativi veicolati, agli allievi, alle materie proposte.