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Il marchese Gaspare Invrea, in arte Remigio Zena, è, fra gli irregolari del secondo Ottocento, uno dei talenti più puri ed eclettici. Zuavo nel 1870 in difesa del Papa re, poi magistrato itinerante, ne La cavalcata racconta di una Palermo eccentrica e straniante, divisa tra lo zolfo di certi eccessi satanici e l'omertà dei picciotti. Ritratto non scontato di una città sospesa fra vizio e virtù.